Un'analisi basata sui numeri: dalla classifica di quest’anno ai dati storici, passando per le direttrici artistiche mai esistite e il ruolo delle cantanti nel festival. È solo un caso o c’è altro?
Tutto molto interessante, ma manca una variabile fondamentale (che non viene citata perché i dati non sono disponibili) ovvero il genere di chi televota. Non è che forse vincono di più gli uomini perché a votarli sono spesso le donne, dato che i cantanti maschi si rivolgono con la loro musica a un pubblico femminile? Con l'eccezione di Angelina Mango, sfido chiunque a negare che le canzoni vincitrici delle più recenti edizioni (vinte da maschi) fossero destinate a un pubblico prettamente femminile: Marco Mengoni - "Due vite" (Mengoni ha una fan-base notoriamente femminile), Mahmood e Blanco - "Brividi" (due bonazzi che attirano inevitabilmente un pubblico femminile), Måneskin - "Zitti e buoni" (idem come sopra). Per non parlare di quest'anno, Olly, un vincitore che non comprendo personalmente se non per il fatto che potrebbe stuzzicare i pruriti erotici di un pubblico femminile giovane.
Quindi, non sarà che forse le donne sono le prime a mettere al primo posto gli uomini? Detto in altri termini, non è che forse la musica pop è destinata principalmente a un pubblico femminile?
Capisco la provocazione, lo si dice anche alle elezioni (le donne non votano le donne). Ma, ammesso che sia così, non è forse comunque un problema?
Peraltro io resto convinto che non sia solo questo e che ci sia un aspetto di offerta dal mercato discografico: prendiamo i primi cinque maschi di quest’anno (olly, corsi, brunori, fedez, cristicchi) - tutti loro hanno una personalità ben definita e riconoscibile (che piaccia o meno). Siamo sicuri che per le cantanti femmine sia lo stesso? Giorgia è un’eccezione (e difatti è quella che ha avuto il risultato migliore).
A ogni modo, non la vedrei come una battaglia fra i sessi - colpa dei maschi, colpa delle femmine. Ma ho la sensazione che nel mondo dell’intrattenimento, dello spettacolo e della musica ci sia ancora un problema di gender gap. Oppure, se vogliamo cambiare i termini, di rappresentazione di uno dei due generi
Ci sarebbe poi da aggiungere la forte insistenza sul tema della maternità che è stato fatto a più riprese nel festival, ma allargherebbe di molto il discorso
Beh, se le donne decidono di premiare gli uomini artisti e cantanti è un ottima notizia per le donne ascoltatrici/consumatrici di musica, perché vuol dire che il mercato offre un prodotto che soddisfa i loro bisogni. Certamente non è una bella notizia per le donne cantanti/artiste che si vedono svantaggiate. Ribaltato, è la stessa questione delle attrici pornografiche, pagate molto meglio degli attori pornografici, perché il mercato pornografico interessa molto di più agli uomini che alle donne, e quindi nel settore pornografico le donne sono avvantaggiate. È curioso, tra l'altro, come in entrambi i casi le donne passino per le poverine: in uno perché non hanno abbastanza successo, nell'altro perché ne hanno troppo.
Se posso dare una opinione personale che nasce dall'osservazione di chi mi circonda, posso dire che nelle mie conoscenze gli uomini sono tendenzialmente più interessati ad ascoltare artisti e generi che non vanno a Sanremo o non sono necessariamente mainstream, mentre invece le donne prediligono la musica più popolare e commerciale. Da cultore di musica metal, posso testimoniare che le donne che ascoltano (e di conseguenza producono) questo genere sono molto poche rispetto agli uomini. Lo stesso si può dire di generi come il rap, il rock... invece sulla musica melodica, cantautorale le donne sono molto più ferrate. Inoltre andrebbe aggiunto che il mondo della musica non è solamente il palcoscenico ma è soprattutto un mondo tecnico e tecnologico, sia dal punto di vista strumentale, sia nel reparto elettrico/audio. Pur non essendoci alcun impedimento in entrata, io non conosco donne interessate agli aspetti tecnico-acustici che sono importanti all'interno degli studi di registrazione (attrezzatura, strumentistica, cavi, microfoni...). Detta in sintesi: le donne mi sembrano più propense all'interpretazione che alla produzione/scrittura. Si sprecano i nomi di donne grandi interpreti musicali, l'Italia ne ha a bizzeffe e sono molto più amate degli interpreti uomini, mentre invece sono rare le donne cantautrici. Questo si spiegherebbe molto facilmente con un pizzico di psicologia: a grandi linee sappiamo che gli uomini sono più interessati alle cose mentre le donne sono interessate alle persone, quindi gli uomini sono certamente più avvezzi a strimpellare la chitarra per il gusto di farlo, mentre le donne tendono più a esprimere le loro emozioni col canto e il contatto umano. Ovviamente sono generalizzazioni, che però nel mucchio potrebbero avere come risultato che alla fin fine le donne interessate a produrre musica sono decisamente meno degli uomini. Questo non sminuisce tra l'altro la loro bravura, a mio parere ci sono tanti uomini mediocri e pochissime donne eccelse.
Temo però che le ascoltatrici preferiscano gli uomini mediocri.
non sono d'accordo su tutto, anche perché secondo me alcune cose che sottolinei tu mi sembrano più storture sociali e/o culturali e meno frutto di ciò che sarebbe innato in un genere o nell'altro. Prendiamo ad esempio la musica metal: è chiaro che un immaginario fortemente maschile che si auto-alimenta, fino talvolta all'estremo (hai presente "Pleasure slave" dei Manowar?) non faciliti l'integrazione. Detto questo, trovo comunque il dibattito molto interessante, proprio perché io non ho la certezza sull'origine di questa stortura dei dati. E forse il punto è proprio questo: che non c'è una motivazione soltanto, ma come spesso accade la realtà è semplicemente complessa. Quindi grazie per gli spunti, perché sono interessanti
Non posso chiaramente escludere la componente culturale, è solo difficile stabilire quanto sia prevalente e quindi quanto effetto avrebbe un cambiamento culturale che non sfoci nella forzatura. Sui grandi numeri esistono differenze biologiche nella psicologia di uomini e donne, e agli estremi dello spettro la differenza è sensibile, un po' come negli sport, ad alto livello, le differenze tra maschi e femmine sono evidentissime. Diverso è distinguere tra due persone qualsiasi. Io non penso di essere più fisicamente forte di tutte le donne che conosco, quindi a livello personale queste differenze sono anche poco percepibili. Però quando si parla di un gruppo selezionato di artisti di successo, stiamo parlando di una minuscola percentuale di persone sul totale, selezionate da una miriade di fattori diversi, e quindi queste differenze possono risultare più marcate, come per gli atleti olimpici.
Non prenderei ad esempio della musica metal un brano del 1988 che manco sapevo che esistesse (anche perché non mi piaccono molto i Manowar). Ad ogni modo, è chiaro che la popolazione che apprezza la musica metal e affini, composta per lo più da uomini, non è poi quella che vota a Sanremo o compra album di musica pop. Ti ho citato tre generi che sono prettamente maschili e non sono mainstream, non penso esistano 3 generi prettamente femminili non mainstream che controbilancino questa fetta di pubblico. Le donne mediamente preferiscono generi adiacenti a quello che propone Sanremo, quindi non mi stupisco affatto che vincano gli uomini votati dalle donne.
Tutto molto interessante, ma manca una variabile fondamentale (che non viene citata perché i dati non sono disponibili) ovvero il genere di chi televota. Non è che forse vincono di più gli uomini perché a votarli sono spesso le donne, dato che i cantanti maschi si rivolgono con la loro musica a un pubblico femminile? Con l'eccezione di Angelina Mango, sfido chiunque a negare che le canzoni vincitrici delle più recenti edizioni (vinte da maschi) fossero destinate a un pubblico prettamente femminile: Marco Mengoni - "Due vite" (Mengoni ha una fan-base notoriamente femminile), Mahmood e Blanco - "Brividi" (due bonazzi che attirano inevitabilmente un pubblico femminile), Måneskin - "Zitti e buoni" (idem come sopra). Per non parlare di quest'anno, Olly, un vincitore che non comprendo personalmente se non per il fatto che potrebbe stuzzicare i pruriti erotici di un pubblico femminile giovane.
Quindi, non sarà che forse le donne sono le prime a mettere al primo posto gli uomini? Detto in altri termini, non è che forse la musica pop è destinata principalmente a un pubblico femminile?
Capisco la provocazione, lo si dice anche alle elezioni (le donne non votano le donne). Ma, ammesso che sia così, non è forse comunque un problema?
Peraltro io resto convinto che non sia solo questo e che ci sia un aspetto di offerta dal mercato discografico: prendiamo i primi cinque maschi di quest’anno (olly, corsi, brunori, fedez, cristicchi) - tutti loro hanno una personalità ben definita e riconoscibile (che piaccia o meno). Siamo sicuri che per le cantanti femmine sia lo stesso? Giorgia è un’eccezione (e difatti è quella che ha avuto il risultato migliore).
A ogni modo, non la vedrei come una battaglia fra i sessi - colpa dei maschi, colpa delle femmine. Ma ho la sensazione che nel mondo dell’intrattenimento, dello spettacolo e della musica ci sia ancora un problema di gender gap. Oppure, se vogliamo cambiare i termini, di rappresentazione di uno dei due generi
Ci sarebbe poi da aggiungere la forte insistenza sul tema della maternità che è stato fatto a più riprese nel festival, ma allargherebbe di molto il discorso
Beh, se le donne decidono di premiare gli uomini artisti e cantanti è un ottima notizia per le donne ascoltatrici/consumatrici di musica, perché vuol dire che il mercato offre un prodotto che soddisfa i loro bisogni. Certamente non è una bella notizia per le donne cantanti/artiste che si vedono svantaggiate. Ribaltato, è la stessa questione delle attrici pornografiche, pagate molto meglio degli attori pornografici, perché il mercato pornografico interessa molto di più agli uomini che alle donne, e quindi nel settore pornografico le donne sono avvantaggiate. È curioso, tra l'altro, come in entrambi i casi le donne passino per le poverine: in uno perché non hanno abbastanza successo, nell'altro perché ne hanno troppo.
Se posso dare una opinione personale che nasce dall'osservazione di chi mi circonda, posso dire che nelle mie conoscenze gli uomini sono tendenzialmente più interessati ad ascoltare artisti e generi che non vanno a Sanremo o non sono necessariamente mainstream, mentre invece le donne prediligono la musica più popolare e commerciale. Da cultore di musica metal, posso testimoniare che le donne che ascoltano (e di conseguenza producono) questo genere sono molto poche rispetto agli uomini. Lo stesso si può dire di generi come il rap, il rock... invece sulla musica melodica, cantautorale le donne sono molto più ferrate. Inoltre andrebbe aggiunto che il mondo della musica non è solamente il palcoscenico ma è soprattutto un mondo tecnico e tecnologico, sia dal punto di vista strumentale, sia nel reparto elettrico/audio. Pur non essendoci alcun impedimento in entrata, io non conosco donne interessate agli aspetti tecnico-acustici che sono importanti all'interno degli studi di registrazione (attrezzatura, strumentistica, cavi, microfoni...). Detta in sintesi: le donne mi sembrano più propense all'interpretazione che alla produzione/scrittura. Si sprecano i nomi di donne grandi interpreti musicali, l'Italia ne ha a bizzeffe e sono molto più amate degli interpreti uomini, mentre invece sono rare le donne cantautrici. Questo si spiegherebbe molto facilmente con un pizzico di psicologia: a grandi linee sappiamo che gli uomini sono più interessati alle cose mentre le donne sono interessate alle persone, quindi gli uomini sono certamente più avvezzi a strimpellare la chitarra per il gusto di farlo, mentre le donne tendono più a esprimere le loro emozioni col canto e il contatto umano. Ovviamente sono generalizzazioni, che però nel mucchio potrebbero avere come risultato che alla fin fine le donne interessate a produrre musica sono decisamente meno degli uomini. Questo non sminuisce tra l'altro la loro bravura, a mio parere ci sono tanti uomini mediocri e pochissime donne eccelse.
Temo però che le ascoltatrici preferiscano gli uomini mediocri.
non sono d'accordo su tutto, anche perché secondo me alcune cose che sottolinei tu mi sembrano più storture sociali e/o culturali e meno frutto di ciò che sarebbe innato in un genere o nell'altro. Prendiamo ad esempio la musica metal: è chiaro che un immaginario fortemente maschile che si auto-alimenta, fino talvolta all'estremo (hai presente "Pleasure slave" dei Manowar?) non faciliti l'integrazione. Detto questo, trovo comunque il dibattito molto interessante, proprio perché io non ho la certezza sull'origine di questa stortura dei dati. E forse il punto è proprio questo: che non c'è una motivazione soltanto, ma come spesso accade la realtà è semplicemente complessa. Quindi grazie per gli spunti, perché sono interessanti
Non posso chiaramente escludere la componente culturale, è solo difficile stabilire quanto sia prevalente e quindi quanto effetto avrebbe un cambiamento culturale che non sfoci nella forzatura. Sui grandi numeri esistono differenze biologiche nella psicologia di uomini e donne, e agli estremi dello spettro la differenza è sensibile, un po' come negli sport, ad alto livello, le differenze tra maschi e femmine sono evidentissime. Diverso è distinguere tra due persone qualsiasi. Io non penso di essere più fisicamente forte di tutte le donne che conosco, quindi a livello personale queste differenze sono anche poco percepibili. Però quando si parla di un gruppo selezionato di artisti di successo, stiamo parlando di una minuscola percentuale di persone sul totale, selezionate da una miriade di fattori diversi, e quindi queste differenze possono risultare più marcate, come per gli atleti olimpici.
Non prenderei ad esempio della musica metal un brano del 1988 che manco sapevo che esistesse (anche perché non mi piaccono molto i Manowar). Ad ogni modo, è chiaro che la popolazione che apprezza la musica metal e affini, composta per lo più da uomini, non è poi quella che vota a Sanremo o compra album di musica pop. Ti ho citato tre generi che sono prettamente maschili e non sono mainstream, non penso esistano 3 generi prettamente femminili non mainstream che controbilancino questa fetta di pubblico. Le donne mediamente preferiscono generi adiacenti a quello che propone Sanremo, quindi non mi stupisco affatto che vincano gli uomini votati dalle donne.